Traduzioni giurate e legalizzazioni per l’estero
Traduzioni Giurate (Asseverate)
Una traduzione giurata è una traduzione resa ufficiale dall’atto di asseverazione da parte del traduttore dinnanzi ad un Pubblico Ufficiale. L’asseverazione è l’affermazione ufficiale (o giurata, in gergo legale) della veridicità e l’accuratezza della traduzione. Il traduttore appone la sua firma ed il suo timbro sulla traduzione e sul verbale di giuramento, che viene compilato ed allegato alla traduzione. L’atto intero formato da originale, traduzione e verbale di giuramento viene a sua volta autenticato dal Pubblico Ufficiale (un Funzionario Giudiziario o Notaio) e registrato nella banca dati della Cancelleria del Tribunale.
Per la sua natura di atto prodotto da un organo giudiziario, ha valore legale e solitamente viene richiesta per certificati pubblici, accademici e per documenti legali e societari, al fine di certificarne la conformità al documento originale. E’ composta da tre parti: il documento originale, la traduzione timbrata e firmata ed il verbale di giuramento, il tutto spillato o rilegato insieme in modo da formare un unico fascicolo. Se la traduzione giurata viene separata dall’originale e dal verbale di giuramento perde il suo valore legale.
Il servizio di asseverazione è soggetto all’apposizione di imposte di bollo o tasse di registro, il cui valore varia a seconda del tribunale. Presso i tribunali italiani, solitamente serve una imposta di bollo da 16€ per ogni 100 righe o 4 pagine di traduzione. Ciascun tribunale potrebbe adottare regolamenti interni a seconda della diversa interpretazione delle disposizioni normative.
Per maggiori informazioni su costi, procedure e tempistiche per traduzioni giurate o notarizzate contattaci o inviaci un messaggio tramite il modulo alla pagina Home.
Traduzioni legali
I servizi di traduzione si distinguono in base alla tipologia di testo da tradurre.
La traduzione di documenti o testi con linguaggio specialistico, vale a dire rivolti ad un determinato settore professionale, si concentra maggiormente sul contenuto che sulla forma, e deve pertanto essere il più chiara e comprensibile possibile e non destare fraintendimenti o ambiguità, pur rispettando il gergo professionale di appartenenza.
I documenti legali ed i certificati presentano un linguaggio ben definito ed inquadrato, il cosiddetto “legalese”, il gergo professionale dei giuristi, caratterizzato da una particolare rigidità lessicale e stilistica, che non lascia ampio spazio alla scelta da parte del traduttore.
Per la loro natura di atti ufficiali, spesso autenticati da firme, timbri, sigle ed intestazioni, per i documenti legali ed i certificati è spesso richiesta la traduzione giurata, ed ogni loro elemento va minuziosamente tradotto. Tutte le firme, i timbri, loghi o simboli vanno tradotti o descritti, nulla va tralasciato e la traduzione deve risultare ben chiara e comprensibile da parte del lettore.
Siamo esperti nella traduzione di documenti legali di ogni genere. Di seguito una lista dei principali documenti:
Contratti, atti notarili, procure, certificati camerali, condizioni e termini di contratto, Polizze assicurative, Dichiarazioni ufficiali; sentenze, decreti, atti giudiziari.
Atti pubblici, certificati del Registro di Stato Civile, certificati penali (casellario giudiziale e certificato di carichi pendenti), documenti di identità, autocertificazioni, ecc.
Se avete bisogno di ulteriori informazioni contattate il nostro team!
Se una traduzione giurata o un documento italiano sono destinati ad un paese estero spesso può essere necessaria anche la legalizzazione del documento o traduzione per tale paese. La legalizzazione è l’attestazione della qualità legale del Pubblico Ufficiale che ha apposto la propria firma sul un documento o traduzione giurata e della autenticità della firma dello stesso, e consiste nella apposizione di un timbro, detto appunto timbro di legalizzazione. Nel caso delle traduzioni giurate essa serve dunque ad autenticare la firma del Cancelliere che ha apposto il suo timbro e la sua firma sul verbale di giuramento della traduzione.
La legalizzazione delle traduzioni giurate si svolge presso la Procura della Repubblica del Tribunale dove è stata asseverata la traduzione.
La legalizzazione di tutti i documenti e certificati non emessi da un organo giudiziario (Tribunale o notaio) si svolge presso la Prefettura della stessa provincia di appartenenza dell’ente pubblico o accademico che ha emesso il documento originale.
Per alcuni paesi è necessario recarsi anche in Consolato per completare la pratica di legalizzazione per l’estero.
Per i paesi che hanno firmato la Convenzione dell’Aia del 5 ottobre 1961 relativa all’abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri, la legalizzazione ordinaria viene sostituita dalla “Apostille” (in italiano postilla), una procedura più rapida che consistente nell’apposizione in un unico timbro riconosciuto a livello internazionale dai paesi firmatari che snellisce la procedura, per cui per tali paesi non è necessario recarsi presso la Rappresentanza Consolare per richiedere la legalizzazione.
A seguire sono elencati i Paesi che hanno ratificato la Convenzione dell’Aia del 1961: Albania, Andorra, Antigua e Barbuda, Argentina, Armenia, Australia, Austria, Azerbaijan, Bahamas, Barbados, Bielorussia, Belgio, Belize, Bosnia-Erzegovina, Botswana, Brasile, Brunei-Darussalam, Bulgaria, Capo Verde, Cina (Hong Kong), Cina (Macao), Cipro, Colombia, Costa Rica, Croazia, Corea del Sud, Danimarca, Dominica, Ecuador, El Salvador, Estonia, Federazione Russa, Fiji, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Grenada, Honduras, India, Irlanda, Islanda, Isole Cook, Isole Marshall, Israele, Italia, Kazakistan, Kirghizistan, Lesotho, Lettonia, Liberia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malawi, Malta, Mauritius, Messico, Moldova, Monaco, Mongolia, Montenegro, Namibia, Nuova Zelanda, Niue, Norvegia, Oman, Panama, Paesi Bassi, Perù, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Domenicana, Romania, Saint Kitts and Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent and the Grenadines, Samoa, San Marino, Sao Tome e Principe, Serbia, Seychelles, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Sud Africa, Suriname, Svezia, Svizzera, Swaziland, Tonga, Trinidad e Tobago, Turchia, Ucraine, Ungheria, USA, Vanuatu, Venezuela.
La legalizzazione di documenti stranieri per l’Italia dovrà svolgersi necessariamente presso l’organo preposto nel paese in cui il documento è stato prodotto, oppure presso il Consolato italiano nel paese di provenienza del documento.
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